Poco dopo mezzogiorno si attende solo che il telefono squilli. La spin doctor di Francesco Schittulli, Maria Teresa D’Arenzo e il braccio destro dell’ex presidente della Provincia barese, Davide Bellomo, dettano i tempi sul palco al candidato Governatore. Bisogna terminare in tempo l’intervento, per lasciare il campo alla telefonata del Cavaliere.
Ed eccolo Berlusconi, salutare i presenti (citando in particolare il commissario pugliese di FI Luigi Vitali e il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera Francesco Paolo Sisto) e rivolgersi a Schittulli definendolo “un medico al servizio della politica che ha scelto di impegnarsi nella terra in cui è cresciuto e che ama”.
Ma erano le parole rivolte agli alleati e al suo partito, in particolare, i passaggi più attesi di Berlusconi. In Puglia l’aria che si respira in Forza Italia è pesante. Raffaele Fitto, lo storico plenipotenziario del Cavaliere nel tacco dello Stivale, ha ormai aperto un fronte in Forza Italia.
E per oggi ha declinato l’invito di Schittulli, perché impegnato a Palermo con i “Ricostruttori”, quelli che puntano a rifare Forza Italia partendo dal basso delle Primarie.
Fitto sarà al fianco di Schittulli domenica 15 marzo nello spazio 7 della Fiera del Levante di Bari.
Mosse che non piacciono a Berlusconi che (senza citare Fitto) dice: “No a egoismi e a tatticismi personali”.
L’ex premier invoca un centrodestra unito “per tornare a vincere”.
“Queste elezioni regionali – ha detto Berlusconi – sono un passaggio importante per tutto il Paese. Le considero una ripartenza, un’occasione di rinnovamento per Forza Italia”.
Ripartenza sì, ma con gli strappi al motore in casa Azzurri. Sentite Giovanni Toti, consigliere politico del Cavaliere: “Fitto? Avrà avuto altri impegni”, ha ironizzato Toti sull’assenza dell’ex ministro. Replica da Palermo del politico di Maglie: “Perché oggi non sono a Bari? Chiedetelo a chi ha organizzato la manifestazione di Schittulli sapendo che io da tempo dovevo essere a Palermo”.
Ma c’è di più nello scontro tra correnti di Forza Italia. Si ipotizza addirittura un ricorso sull’uso del simbolo di Forza Italia, causa l’assenza di democrazia nel partito. “Solo un maniaco può pensare di dissociare il simbolo dal presidente Silvio Berlusconi”, è il pensiero di Toti.
In tutto questo c’è una campagna elettorale di mezzo. In una Regione, la Puglia, dove in molti dalla convention di Schittulli ricordano (lo fanno ad esempio lo stesso Toti, Quagliariello, la Poli Bortone) che è necessario ritornare a vincere. Magari con la consapevolezza di essere divisi in famiglia, ma tutti con un solo obiettivo: ridare la Puglia al centrodestra.
Scopo che Raffaele Fitto giura di voler raggiungere senza ricorrere nemmeno ad una sua lista personale. Sperando, ovviamente, che i suoi candidati non siano fatti fuori da Forza Italia. Nei giorni scorsi i segnali erano di diversa fattura.
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