Dopo Taranto e Bari, oggi è arrivato anche a Genova il manifesto fatto affiggere da un gruppo di genitori tarantini che documenta i fumi notturni dell’Ilva e riporta una frase con “una piccola ma importantissima variante” rispetto ai cartelloni precedenti: “Anche i bambini di Taranto vogliono vivere”. L’aggiunta “dell’avverbio – spiegano i ‘Genitori tarantini’ è doverosa per una città in cui le donne sono state protagoniste della protesta che ha portato alla chiusura dell’area a caldo dell’Ilva di Cornigliano”. Il manifesto proposto a Taranto e Bari riportava invece la scritta “I bambini di Taranto vogliono vivere”. Il nuovo cartellone “sarà esposto per le prossime due settimane in corso Saffi” e “vuole essere un grido di aiuto rivolto a chi è riuscito a sconfiggere il mostro”. “Corso Saffi, così lontano da Taranto ma così tristemente noto alle mamme e ai papà che si trovano a percorrerlo per accompagnare i propri figli al Gaslini. Perché a Taranto i bambini si ammalano di più, ma non si possono curare”. Il gruppo ‘Genitori tarantini’ ricorda la frase pronunciata da “una mamma di Cornigliano che, parlando di Taranto, disse: ‘Lotteremo con Taranto. Le sofferenze che stanno vivendo i bambini di Taranto mi fanno soffrire come se fossero i nostri bambini. Continuo a lottare per vedere riconosciuta la loro dignità. Noi siamo pronte a lottare al loro fianco’. Ed è ai genitori di Cornigliano – concludono – che ci rivolgiamo, perché non esistano bambini di serie A e bambini di serie B. Taranto chiama, Genova risponde?”.
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