Da 328 anni la città di Castellana Grotte celebra nella notte dell’11 gennaio Santa Maria della Vetrana, patrona della città, dedicandole l’accensione di quasi 100 Fanove, cataste di legna che ardono in tutta Castellana, dal centro abitato alla più lontana contrada, per ringraziarla del miracolo che la vergine avrebbe accordato alla cittadinanza, e cioè la liberazione dalla peste bubbonica.
“Le Fanove di Castellana Grotte – ha dichiarato il dott. Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo ed Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio – sono un’esperienza da vivere intensamente. Quando una manifestazione arriva alla sua trecentoventottesima edizione e vede coinvolti moltissimi giovani vuol dire che è forte il legame con l’identità del territorio. Castellana – ha continuato – rispecchia pienamente quelli che sono gli intenti che con Regione e Pugliapromozione volevamo dare con il piano di Puglia365. Castellana – ha concluso – con le sue iniziative e non solo con le Fanove ma anche con il World Dance Movement, con il primo festival della filosofia del mezzogiorno, ovvero Philosofars e non ultimo con le visite guidate alla scoperta di Castellana Grotte, aggiungono costantemente elementi per vivere la nostra regione 365 giorni all’anno”.
“I Fanove” di Castellana Grotte sono una celebrazione in onore di Maria Santissima della Vetrana che 328 anni fa avrebbe salvato gli abitanti di Castellana Grotte dalla peste. La manifestazione, come da tradizione, si svolgerà la sera dell’11 gennaio 2019 a partire dalle 19.00. Il tepore che diffondono le maestose Fanove darà vita, ancora una volta, ad un’eccezionale festa in cui godere di gastronomia tipica, canti popolari e del calore della tradizione che, di anno in anno, invoglia migliaia di visitatori a recarsi a Castellana Grotte.
Castellana, conosciuta in tutto il mondo come la città delle grotte, si propone anche con questa iniziativa come attrattore culturale, oltre che turistico, in un’ottica di destagionalizzazione attraverso l’organizzazione di eventi di grande rilevanza, primo fra tutti, per l’appunto, I Falò dell’undici gennaio che di anno in anno rafforzano il patrimonio immateriale della Città delle Grotte.
“Quella de I Fanove per noi castellanesi – ha dichiarato il Sindaco di Castellana Grotte Francesco De Ruvo – è una celebrazione che nel corso dei suoi 328 anni di storia è diventata una tradizione popolare, oltre che religiosa, che attira tantissimi ospiti dai paesi limitrofi e molti turisti. Un momento di aggregazione irrinunciabile che visto in un’ottica turistica rappresenta per noi, e per tutti gli operatori del settore della ricettività, un attrattore turistico-culturale che punta a destagionalizzare i flussi. Una organizzazione – ha continuato – che comporta uno sforzo logistico non indifferente e qui l’Amministrazione Comunale di Castellana Grotte, che mi onoro di rappresentare, veste un ruolo chiave al fianco del Comitato Feste Patronali di Castellana Grotte presieduto da Michele Guglielmi che si occupa dell’organizzazione dei quasi cento falò in tutto il territorio comunale. Quest’anno ci aspettiamo tantissimi visitatori e per questo abbiamo anche predisposto due bus navetta che condurranno gratuitamente gli ospiti da due aree di sosta designate negli ingressi di Via Polignano e Via Putignano. Un grande ringraziamento – ha concluso – deve andare al comitato che si impegna da anni per la riuscita dell’iniziativa, ai fanovisti che si impegnano ogni anno per la realizzazione dei falò, all’assessore comunale alla Mobilità Luisa Simone che con Cotrap ha predisposto le linee dei bus navetta, a tutti i dipendenti comunali coinvolti nella macchina organizzativa e a tutte le associazioni di volontariato che si occupano sul territorio di assistenza e viabilità”.
“Questo evento – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Vanni Sansonetti – rispecchia la nostra identità culturale ed agricola. Vorrei sottolineare, inoltre, l’importanza dell’olio, che con il fuoco, diventa elemento di purificazione e di salvezza. Proprio il suggerimento di ungersi con l’olio, che la Madonna della Vetrana diede due sacerdoti nel lontano 1691, evitò il contagio e salvò la popolazione di Castellana Grotte dall’epidemia. Questa Amministrazione Comunale – ha continuato – ha il dovere di rilanciare e consolidare questa tradizione popolare e religiosa con l’obiettivo di far conoscere la nostra identità e le nostre tradizioni in tutto il mondo. Come sapete, Castellana è conosciuta da tutti come la città delle grotte. Grazie a questo evento, la città, si propone anche come attrattore culturale oltre che turistico e naturalistico. L’evento delle Fanove di Castellana Grotte – ha concluso – ha in sé gli elementi e le caratteristiche dei rituali festivi legati al fuoco così come indicato all’interno delle Legge Regionale del 25 gennaio 2018. Su questo vogliamo costruire una promozione e valorizzazione di ampio respiro”.
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