“Quando si lede la libertà di espressione si mette a repentaglio la vita stessa della democrazia che la nostra stessa Costituzione, all’art.21, riconosce come valore fondante e fondamentale del nostro Stato. Un valore che va oltre il sangue versato e la morte”. “Non possiamo restare indifferenti e in silenzio davanti a ciò che è successo nella redazione del giornale satirico francese Charlie Hebdo”. È questa la riflessione che i ragazzi dell’associazione BAM – Bari Azioni Metropolitane -hanno condiviso con decine di associazioni e cittadini baresi che hanno lanciato una iniziativa di solidarietà per le vittime dell’orrenda strage di Parigi. Presenti il Presidente del Consiglio Regionale Pugliese Onofrio Introna, alcuni componenti la giunta comunale, gli assessori Petruzzelli e Romano, la Presidenta del I Municipio di Bari Micaela Paparella, le associazioni Giraffa, Murattiano, Stati Generali delle Donne, tanti giovani e tanti cittadini che spontaneamente, alzando un foglio o una matita hanno voluto ricordare a Bari, come fatto ovunque in Europa, le vittime dell’attentato di Parigi.
Anche Lecce in contemporanea ha ospitato in Piazza Sant’Oronzo si è tenuta una mobilitazione pacifica a cui hanno partecipato personalità politiche, intellettuali, giovani e studenti.
Intanto a Bari la Presidenza della Regione Puglia, aderendo alle indicazioni della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha esposto le bandiere a mezz’asta dell’Europa, dell’Italia e della stessa Regione, in segno di lutto e di vicinanza alla popolazione francese.
“Un gesto in segno di lutto – ha dichiarato in una nota il governatore della Puglia, Nichi Vendola – per rappresentare il nostro dolore, la nostra vicinanza e la nostra solidarietà alla comunità parigina e all’intera Francia. Dovremmo ora mobilitarci con maggiore impegno nella lotta contro il fondamentalismo, il fanatismo e la violenza. Non cadremo nella trappola dell’odio. Reagiremo con più libertà, più rispetto, più democrazia, più dialogo, più solidarietà e condivisione. Sono queste le armi in grado di spuntare l’odio, di scacciare i fantasmi della paura e della diversità – conclude Vendola – le armi in grado di recidere il filo spinato del pregiudizio”.
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