Carmen Consoli per i suoi 40 si regala un tour in Italia e speriamo che quella di tornare per la “cantantessa” catanese resti un’abitudine, perché il panorama musicale italiano senza di lei soffre come un’anima in pena. Un concerto durato quasi 2 ore, un’esibizione tutta al femminile con la nuova formazione: la leonessa si è portata dietro Fiamma Cardani alla batteria e Luciana Lucchini al basso ed ha iniziato il suo viaggio musicale imbracciando la chitarra elettrica rosa con le piume, restando decisamente “fedele a sé stessa”. Prima di iniziare con Geisha si è concessa di intonare magistralmente “Casta diva”, una delle pagine più celebri del Bellini. Un’interpretazione da brivido, forse una mossa scaramantica. Carmen Consoli manca dalle scene da oltre 5 anni, lungo periodo di assenza in cui muore un padre, quello di Carmen, e ne arriva un altro, quello di Carlo Giuseppe, primo figlio della cantantessa di cui non ha mai svelato l’identità. «Cinque anni sembrano un arco lunghissimo – ha spiegato di recente –mi sono presa il lusso di vivere una vita ordinaria e fare un figlio, ma sono serviti anche per metabolizzare tanti avvenimenti, legati non solamente alla mia vita privata. Alcuni brutti altri belli, ma» ha specificato «Senza fretta…” L’abitudine di tornare” è un invito a non affannarsi, a investire sulla propria felicità e a vivere appieno la propria vita, come è successo a me in questi anni». Le canzoni scelte per “tornare” davanti al suo pubblico sono dei cavalli di battaglia presi tra quelli con le sonorità più rock: da “Sentivo l’odore” “Per niente stanca”, “Venere”, fino a quelle più intimiste come la bellissima “Fino all’ultimo” o la nuova “Esercito silente”. C’è un impegno deciso e sicuro che poteva essere rafforzato solo da grandi amplificatori colorati, è l’impegno per le donne. Il trio femminile è nato per caso da una blind audition, ma perfettamente consequenziale alle scelte artistiche maturate dall’artista catanese. La Carmen stretta nella sua gonna di pelle nera con “La signora del quinto piano” si schiera contro la violenza sulle donne, ma più in generale lo fa contro i soprusi dei più forti sui più deboli. “La signora del quinto piano” parla di un marito-stalker che aspetta l’ex moglie con un martello per ucciderla, le forze dell’ordine ripetono che “non c’è alcuna ragione di avere paura” e infine l’omicidio annunciato si compie, il ricavato di questo pezzo va al Telefono Rosa un numero pensato per aiutare le donne in difficoltà, e soprattutto facile da contattare: basta fare il 1522. Per ben due volte durante il concerto, la Consoli ha finto di andar via, lo ha fatto addirittura dopo aver salutato con un piccolo e ironico show da pose fotografiche messo in scena con il trio femminile al completo. E’ ritornata sul palco per un triplete di classici, intonando in acustico: “L’ultimo bacio”, “Confusa e felice” e “Amore di plastica” è ricomparsa mentre il pubblico si incamminava all’uscita dicendo: “Andate, andate…mi date l’idea della cantante sul viale del tramonto, che canta mentre il pubblico va via.” Ma era solo un gioco. Carmen canta di nuovo ma sul viale della sua nuova alba e il suo pubblico, non è mai andato via.
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