20 Gennaio 2025 - Ore
Donne / Sviluppo

Un Manifesto per le imprenditrici pugliesi

Il Forum internazionale delle donne imprenditrici

Nasce il Manifesto delle imprenditrici pugliesi che condizionerà le linee programmatiche della Regione Puglia in tema di economia. Il Manifesto è stata la sintesi del più grande confronto dell’imprenditoria femminile organizzato in Puglia: 2 giorni di lavoro, 7 tavoli tematici, nei quali più di 200 imprenditrici e manager pugliesi si sono confrontate tra loro e con le colleghe che, partendo dalla Puglia, hanno fatto impresa all’estero e hanno avuto successo.
I lavori sono stati un vero e proprio laboratorio dal titolo International Women Entrepreneurs Forum e stati organizzati dalla Regione Puglia in collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario.
Le imprenditrici e manager affermate in Italia e all’estero hanno fatto rete sui principali temi di attualità economica e politica divisi in sette tavoli: Governance; Sicurezza e Legalità; Risorse, Credito e Fiscalità; Start Up, Innovazione e Ricerca; Le Istituzioni semplici; Impresa sociale, culturale ed Economia circolare; La Puglia e il Mondo (sotto il profilo dell’internazionalizzazione delle imprese).
Un contributo importante è stato fornito da 14 donne-manager pugliesi che hanno avuto successo all’estero e che hanno animato un momento importante dell’evento: “Tu come hai fatto?”. Ogni tavolo è stato coordinato da una giornalista: Safiria Lecce (Studio Aperto); Francesca Nocerino (TG2); Dino Sorgonà (giornalista economico); Silvia Vaccarezza (Rai); Annalisa Monfreda (direttore Donna Moderna); Monica d’Ascenzo (Il Sole 24 Ore), Annamaria Ferretti (Ilikepuglia). Sono state loro a redigere al termine di ogni tavolo la sintesi dei lavori che darà corpo al “Il Manifesto delle Imprenditrici Pugliesi” nel quale il contributo creativo e costruttivo delle risorse femminili fornirà indicazioni utili per la definizione degli indirizzi della nuova programmazione 2014-2020. “Le donne aggiungono valore anche negli affari”, ha detto Loredana Capone, assessora allo Sviluppo economico della Regione Puglia.
“Promuovere la loro presenza sul mercato del lavoro non è solo una questione di equità ma un investimento sul futuro di tutti. Le donne lavoratrici rappresentano quella quota di crescita in più che l’Italia potrebbe esprimere e che troppo spesso, invece, trascura e relega in una ‘miniera nazionale’ di risorse e stimoli sotto sfruttati. Dal binomio ‘donne – economia’ l’Italia deve, però, ripartire per dare impulso alla crescita nel prossimo futuro”. “Lottare contro la discriminazione di genere non è solo moralmente giusto – ha continuato – è anche economicamente intelligente. Lo dicono gli esperti: se il numero delle lavoratrici in Italia raggiungesse la soglia del 60%, anziché l’attuale 49%, il Pil aumenterebbe immediatamente di 7 punti percentuali. Un dato che non sorprende se consideriamo che negli ultimi cinque anni le imprese femminili hanno tenuto meglio rispetto a quelle a guida maschile e che tra marzo e settembre 2014, stando ai dati Unioncamere, l’imprenditoria in rosa è cresciuta dello 0,8%. Insomma le donne sono il motore di una rivoluzione che può cambiare il Paese, che può risollevare l’economia e questo la Puglia lo sa bene”.

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