29 Marzo 2024 - Ore
Sviluppo e Lavoro

WEL.COM.E. Lab, a Bari nascono i laboratori di Welfare: coinvolti 740 minori tra i 5 e gli 11 anni

Il progetto ha l'obiettivo di promuovere processi e modelli di partecipazione, in ambito educativo e sociale, in contesti segnati da marginalità sociale ed economica in ambito urbano

È stato presentato “WEL.COM.E. Lab – Laboratori di Welfare di/per Comunità Educanti”, uno degli 83 progetti selezionati dall’ impresa sociale “Con i Bambini” nell’ ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Il progetto, coordinato dalla cooperativa sociale Occupazione e Solidarietà di Bari, è rivolto a 740 minori di età compresa tra i 5 e gli 11 anni con l’obiettivo di promuovere processi e modelli di partecipazione, in ambito educativo e sociale, in contesti segnati da marginalità sociale ed economica in ambito urbano. L’area di attività per cui sono state pensate e progettate le azioni comprende il Comune di Bari, con il territorio del Municipio V, e i Comuni di Bitonto, Palo del Colle, Triggiano e Molfetta.

 

“Il Comune di Bari è coinvolto, assieme al XXVII circolo Duca d’ Aosta, in un investimento che ci interessa in modo particolare, soprattutto perché stiamo lavorando molto sulla partecipazione dal basso. Questo progetto infatti rientra pienamente negli obiettivi del nostro mandato politico, incarnando appieno la strategia complessiva dell’ amministrazione comunale – ha dichiarato Paola Romano -. Per questo siamo soddisfatti di partecipare a un percorso che vede concentrate sullo stesso obiettivo 21 realtà, molte delle quali impegnate da lungo tempo in ambito educativo. Due delle iniziative su tutte mi sembrano oltremodo interessanti: i laboratori sulla genitorialità, perché credo che mai come in questo momento sia opportuno coinvolgere i genitori in un processo educativo che vada oltre quello legato ai loro figli, e l’arricchimento dell’offerta formativa, già molto ampia nelle nostre scuole, ma che acquisterà un valore ulteriore grazie al progetto sostenuto dalla Fondazione con i bambini. I minori coinvolti, 740 in tutto, potranno anche farsi un’idea più chiara del nostro territorio attraverso l’ urbanistica partecipata, che potrebbe sembrare materia complicata ma che invece si rifà al loro legittimo desiderio di conoscere meglio la propria città. Seguiremo con grande attenzione lo sviluppo delle attività progettuali a Palese e Santo Spirito, consapevoli di poter replicare esperienze analoghe, assieme ad altre realtà del territorio, in altri quartieri della città”.

 

L’intervento si articola in due azioni principali:

1. il potenziamento delle competenze dei minori attraverso attività laboratoriali in ambito educativo e formativo, caratterizzate da innovatività, interdisciplinarietà, intergenerazionalità e interculturalità, con rinforzo delle competenze digitali e STEM;

2. la promozione e la valorizzazione delle comunità educanti attraverso percorsi e servizi di supporto alla genitorialità e interventi di contrasto all’ esclusione sociale ed economica, incentrati su una strategia di networking tra tutti gli attori della comunità educante e di sussidiarietà orizzontale finalizzata alla sperimentazione di modelli di intervento del welfare di comunità.

Si tratta di un’opportunità importante per il territorio interessato, in cui si lancia la sfida di valorizzare sistemi di comunità educanti, attraverso il coinvolgimento delle scuole (i circoli didattici San Giovanni Bosco di Triggiano, Nicola Fornelli di Bitonto, XXVII Duca D’Aosta di Bari, e i servizi doposcuola ed educativi dell’Oratorio Anspi Molfetta), delle organizzazioni del privato sociale (il capofila Occupazione e Solidarietà, la Fondazione “Opera Santi Medici Cosma e Damiano Bitonto – onlus”, le cooperative sociali di Bitonto Sinergia, Consorzio Social Lab, Ops, Amaranto, Ulixes e La Rosa Blu, il laboratorio urbano Rigenera APS, Gen.o.s. Onlus APS, Genitori A. Guaccero A.P.S. di Palo del Colle; l’associazione La Stola e il Grembiule di Molfetta), dei Comuni di Bari e di Bitonto, della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, della Casa Editrice La Meridiana di Molfetta, e dell’ Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento di Scienze Politiche, in qualità di soggetto valutatore.

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