La procura di Bari ha aperto alcuni fascicoli d’inchiesta per far luce su presunti casi di voti di scambio durante le elezioni amministrative. La notizia è riportata da Repubblica Bari. Dopo il voto, la Digos avrebbe ascoltato gli autori delle “denunce circolate sui social” anche prima delle elezioni. Altre segnalazioni sarebbero giunte in Questura, in forma anonima o firmate. Diversi i metodi di pagamento ipotizzati, anche direttamente in denaro (“dai 30 ai 50 euro”, si legge) o attraverso rimborsi di rappresentanti di lista, o promesse di lavoro. Avviati controlli anche per il rispetto della legge Severino sull’incandidabilità o l’ineleggibilità per aver commesso reati, e su consiglieri eletti con molte preferenze.
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