E’ scontro su tutti i fronti fra Domenico Di Paola, ex manager di Aeroporti di Puglia e candidato sindaco di Impegno Civile con il sostegno di Forza Italia al Comune di Bari, e Michele Emiliano, primo cittadino attualmente in carica.
Dopo il botta e risposta a distanza dei primi giorni, il cosiddetto caso “compensi d’oro” si sta facendo decisamente più complesso.
Nelle ultime ore, Domenico Di Paola ha fatto sapere di aver chiesto un milione di danni a Michele Emiliano. «Il dottor Michele Emiliano, nonostante si sia resa evidente la falsità delle sue dichiarazioni, anche in ragione della circostanza che il verbale dell’assemblea del 23 aprile 2007 risulta essere stato redatto con atto notarile, persiste nel suo atteggiamento inqualificabile e comunque surrettizio finalizzato a ledere un’immagine costruita, con innegabili risultati, con il lavoro ed il sacrificio di tanti anni. Ho pertanto dato mandato ai miei legali di fiducia di citare in giudizio per danni il dottor Emiliano innanzi al Tribunale di Bari con richiesta di un risarcimento pari a un milione di euro che devolverò in beneficenza a favore delle famiglie bisognose di Bari con figli in età scolare».
Tribunale civile per Di Paola, tribunale penale per Emiliano che si è detto intenzionato a denunciare quelli che chiama i “reati di Di Paola” al termine dell’Assemblea dei soci di Aeroporti che ha richiesto due giorni fa.
Anche se, a quanto pare, sui tavoli della magistratura contabile e penale è arrivato un dossier anonimo che getta ombre su appalti, assunzioni e spese durante il mandato di Di Paola, estendendo di fatto le responsabilità anche al resto del management.
Dalla Regione Puglia, nessun commento ufficiale. La Presidenza attende di leggere le carte e per questo ha chiesto al nuovo amministratore di Seap, Giuseppe Acierno, tutti i documenti. A condurre l’indagine interna sarà direttamente il capo di gabinetto Davide Pellegrino che avrà il compito di verificare quanto sia accaduto, e se ci sono gli estremi per avviare un’azione di responsabilità nei confronti dell’ex manager. Solo l’ex assessore ai trasporti Guglielmo Minervini, in una intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica”, spiega perchè la Regione abbia deferito Di Paola dall’incarico: “E’ successo quando ci siamo accorti di questo singolare giro di soldi: noi eravamo convinti di pagare Di Paola 180mila euro all’anno più il premio di produzione: impensabile che un incarico accessorio come controllore superasse addirittura il totale dei compensi principali. Inoltre, hanno pesato anche le sue ambizioni politiche”.
Tra i tanti commenti alla vicenda, ce n’è uno fuori dal coro. E’ quello di Pietro Petruzzelli, il primo candidato del pd alle primarie che dovranno decretare chi si candiderà alla per la poltrona di sindaco per il centrosinistra: «A me la querelle tra Michele Emiliano e Domenico Di Paola non interessa granché. Temo che la politica, quando non riesce ad alzare l’asticella dell’etica in autonomia, ricorra alla magistratura per farsi dire cosa è etico. Io preferisco concentrarmi su Bari e sui problemi che il prossimo sindaco dovrà affrontare»
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