11 Febbraio 2025 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Ragazzi ‘speciali’ nel team di Jérôme cafè, l’AIPD Bari premia l’imprenditore Mino D’Alonzo. VIDEO

L'Associazione Italiana Persone Down ha consegnato la versione oro del marchio 'Valueable' alla catena di locali barese per l'impegno negli ultimi cinque anni

Una targa oro per riconoscere l’impegno nei confronti dei ragazzi e delle ragazze con sindrome di Down. L’Associazione Italiana Persone Down di Bari ha consegnato il riconoscimento a Mino D’Alonzo, imprenditore e proprietario del brand Jérôme cafè, che sin dal 2014 si è distinto per l’attenzione riservata ai ragazzi speciali. La catena barese è stata inserita nella rete “Valueable” promossa da AIPD nazionale, che unisce associazioni di persone con disabilità e attività commerciali con l’obiettivo di promuovere il diritto al lavoro delle persone con disabilità intellettiva. La rete è costituita da 83 imprese del settore dell’ospitalità di tutta Europa che sono impegnate ad includere le persone con sindrome di Down all’interno della loro squadra. La versione oro del marchio “Valueable” è assegnata ai datori di lavoro che assumono almeno un lavoratore con disabilità intellettiva e agiscono come ambasciatori della rete, promuovendo e sensibilizzano le altre aziende sul tema dell’inserimento lavorativo delle persone “speciali”. Si tratta della prima targa oro consegnata in Puglia e la seconda in Italia.


“Tutto è cominciato nel 2014 – spiega Mino D’Alonzo -, quando ho scoperto l’esistenza di questo progetto. Ho creduto molto in questa iniziativa, inserendo i primi cinque ragazzi in un vecchio gruppo di gelaterie che controllavo. Adesso gestisco una nuova catena di attività commerciali e ho assunto Leo e Roberto, due splendidi ragazzi che contribuiscono a rendere unito il gruppo dei dipendenti. A breve assumerò nuovi ragazzi e ragazze “speciali” e sono al lavoro per sensibilizzare le altre attività presenti sul territorio. Sono davvero orgoglioso di essere il primo imprenditore a ricevere questo riconoscimento in Puglia”.

I ragazzi e le ragazze interessati a intraprendere un percorso lavorativo devono superare alcuni step: “L’inserimento delle persone con sindrome di Down nel mono del lavoro avviene attraverso un protocollo di intervento – spiega Viviana Lagattolla, psicologa e psicoterapeuta -. I ragazzi vengono seguiti da un tutor nei primi giorni di lavoro si per apprendere le mansioni, ma soprattutto per curare il rapporto con i nuovi colleghi. I ragazzi vengono scelti in base alle loro competenze, gli interessati hanno presentato i propri curricola e sono stati contattati dai datori di lavoro. Tutti i ragazzi che partecipano a questo progetto hanno seguito dei percorsi di educazione all’autonomia organizzati dalla AIPD Bari”.


Intanto l’AIPD Bari è al lavoro per cercare nuove opportunità per i ragazzi speciali: “Stiamo cercando imprese e attività interessate a questo progetto – conclude Mariella De Napoli, vicepresidente AIPD Bari -. Il nostro Servizio di Inserimento Lavorativo cercherà realtà imprenditoriali, non solo nel campo della ristorazione ma anche in altri settori. Solo in questo modo riusciremo a sfatare il pregiudizio che le persone con sindrome di Down possano lavorare soltanto se adibite a certe mansioni”. 

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