Il tromboembolismo venoso rappresenta la seconda causa di morte nel paziente oncologico. Circa il 20% dei pazienti oncologici sviluppa trombosi venosa o addirittura embolia polmonare; il rischio dipende dalla sede e dall’estensione tumorale, dalle caratteristiche del paziente e dal tipo di chemioterapia in corso, aumentando specialmente in fase avanzata di malattia. Altri fattori di rischio sono rappresentati da interventi chirurgici, cateteri venosi ed immobilità.
Se ne parlerà in un convegno dal carattere multidisciplinare che si svolgerà lunedì 8 ottobre alle ore 8,30 nell’Aula Conferenze dell’Istituto Tumori di Bari, i cui responsabili scientifici sono due medici dell’IRCCS barese con specialità diverse ed integrate tra loro: la Dott.ssa A. Catino, oncologa, e la Dott.ssa A.M.Fioretti, cardiologa. Ampio spazio verrà dato alle varie terapie farmacologiche oggi disponibili ed alle loro indicazioni e limiti.
L’incontro scientifico si aprirà con la lettura magistrale della Dott.ssa Anna Falanga, oncoematologa e coagulologa di fama internazionale, che spiegherà i meccanismi che sottendono l’insidioso legame che unisce il tumore alla trombosi venosa
Saranno, inoltre, ospiti il Dott. Filippo Anelli, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri e la Dott.ssa Serenella Molendini, Viceconsigliera Nazionale di Parità, che interverranno sulle attuali opportunità professionali delle donne e sulle difficoltà del percorso verso la promozione ed il raggiungimento di ruoli apicali.
Nell’occasione verrà consegnato il Riconoscimento “Donna Medico dell’Anno 2018 – Istituto Tumori di Bari” alla sua Prima Edizione.
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