“Dopo aver azzerato personale, chiuse strutture, ridotti posti letto e rispettato il Piano di rientro con sacrifici enormi,nel tentativo di porre il bilancio in equilibrio, si raggiunge a fatica l’intesa Stato-Regioni in Sanità senza le Regioni del Nord, con una pesantissima sforbiciata di oltre 2 miliardi di euro a discapito di cittadini e imprese”. Questa la premessa del Presidente A.F.O.R.P. Giuseppe Marchitelli sull’intesa raggiunta.
“I cittadini pugliesi sono stati costretti a rivolgersi ad altri sistemi sanitari regionali ed europei. Come si conquista il diritto alla salute in questa regione? Il problema non esisterebbe anzi sarebbe già risolto se il posto di lavoro fosse garantito e il reddito consentisse di rivolgersi per le cure a strutture private.” Asserisce il Presidente Marchitelli.
“Intesa raggiunta con ulteriori tagli da 2,35 miliardi non equivale ad un obiettivo raggiunto. Tanto meno con successo. La montagna ha partorito un topolino”. Aggiunge il Presidente A.F.O.R.P.
“Il segnale incontrovertibile è la posizione presa dalla Liguria, Veneto e Lombardia grandi assenti all’incontro. E’ corretto chiedersi se le motivazioni della mancata partecipazione siano politiche oppure si attende la morte definitiva del sistema sanitario meridionale? Realtà sanitarie del Mezzogiorno che non hanno confronti equi con le eccellenze del nord, che si pongono, quest’ultime, con gli ulteriori tagli effettuati nelle ultime ore, alla conquista di altre utenze sul valore della mobilità attiva”.
“Dopo un piano di rientro importante, – sottolinea Marchitelli – si riteneva fosse giunto il momento di attivare una politica degli investimenti attraverso un neo eletto Governo regionale, ricordando che, in Puglia, la spesa procapite in ambito sanitario è fra le più basse: al di sotto della media nazionale e molto lontana dalla media europea.
Assistiamo ad una mancanza di governance del Ssn da parte del Governo centrale ed una forte incertezza in quello regionale.
Per questo ai politici del nostro territorio, alla guida della Regione Puglia auguriamo un ottimo lavoro, con invito alla salvaguardia dei manager che senza indicazioni di indirizzo certe, difficilmente riescono ad assolvere ai loro obiettivi seppure ambiziosi. Quindi no spendere meno, ma spendere meglio. Non razionamento, ma razionalizzazione. Lo abbiamo ripetuto tante volte.
A pagare in termini di inefficienza del Sistema sanitario saranno i cittadini e i medici: chi non potrà accedere alle cure e chi non potrà garantire la qualità dei servizi”.
Conclude Giuseppe Marchitelli.
“In tutto questo noi imprenditori delle PMI, continuiamo a confrontarci con regole coercitive, costretti a subire la riduzione dei prezzi, che compromettono i bilanci aziendali, che non garantiscono più i posti di lavoro e la qualità dei servizi resi al Ssr oltre al mancato rispetto dei termini di pagamento. E’ bene ricordare: tutte misure incostituzionali”.
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