Invece di ricevere le quattro mensilità arretrate di stipendio, sono stati licenziati senza preavviso. E’ bufera all’aeroporto di
Brindisi tra la S.IN.CO., l’azienda bitontina committente dei lavori del maxiappalto al “Papola Casale” e la maggior parte dei lavoratori assunti lo scorso maggio, supportati dal sindacato. I lavoratori hanno ricevuto a sorpresa le lettere di licenziamento con la motivazione della “fine dei lavori”, che invece sono lontani dall’essere conclusi, e che prevedono l’adeguamento infrastrutturale di volo, piazzale di sosta aeromobili e una ristrutturazione della caserma dei vigili del fuoco.
L’amara novità arriva in concomitanza con la richiesta avanzata, grazie all’ausilio delle forze sociali, nel tentativo di recuperare gli stipendi di dicembre, gennaio, febbraio e marzo, oltre al saldo di novembre.
“Certo non può trattarsi di una coincidenza – spiega il segretario generale della Feneal Uil di Brindisi, Giovanni Librando – visto che proprio ieri avevamo inviato una lettera ad Aeroporti di Puglia, al Prefetto di Brindisi e alla direzione dell’Aeroporto del Salento e ovviamente alla S.IN.CO., spiegando la situazione di sofferenza economica che da subito ha contraddistinto questi lavori. E a chi si chiede come mai i lavoratori si siano rivolti al sindacato soltanto ora, rispondiamo che hanno cercato di resistere nel tentativo di salvaguardare il posto di lavoro, mostrando una disponibilità che evidentemente non è stata compresa. Ma oggi, con quattro mesi e mezzo di arretrati, sono vicini all’esasperazione”.
Peraltro, questa mattina dopo un incontro con i vertici dello scalo brindisino, i lavoratori stessi sembravano voler bloccare i lavori in corso e portati avanti da altri colleghi: “Siamo intervenuti prontamente – dice Librando – e siamo riusciti a convincerli a desistere dall’intento. Ma non è detto che il blocco non ci sia nei prossimi giorni. Quello che ci preme, infatti, non è soltanto che i lavoratori recuperino le mensilità non percepite, ma anche che siano mantenuti i livelli occupazionali. C’è grande esasperazione, perché sarebbe bastato un acconto per puntare ad una soluzione, invece l’invio di queste lettere di licenziamento è stata una vera e propria provocazione”.
La Feneal Uil si è rivolta oggi anche all’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno, chiedendo un intervento immediatoper far ritirare i licenziamenti e consentire il pagamento delle spettanze arretrate.
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