Il procuratore generale della Cassazione Gianfranco Ciani ha avviato l’azione disciplinare nei confronti di Michele Emiliano, candidato per il centrosinistra alle elezioni regionali in Puglia del 2015.
La ragione è che da segretario regionale del Pd svolge attività politica a carattere continuativo, nonostante sia ancora un magistrato. Una condotta che sarebbe incompatibile perché ai magistrati non è consentita l’iscrizione ai partiti politici. E questa limitazione varrebbe anche per quelli che, come Emiliano, sono fuori ruolo.
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