Una macchina che fugge via dal luogo del delitto ripresa da una telecamera di sicurezza. È questo il punto di partenza degli inquirenti che indagano sull’omicidio di Giuseppe Sciannimanico, il ragazzo di 28 anni freddato la sera del 26 ottobre in una strada del quartiere Japigia di Bari. La polizia sta visionando le registrazioni delle telecamere di più attività in tutta la zona. Fino ad ora non ci sono testimoni dell’agguato, ma gli inquirenti hanno lanciato un appello ai cittadini del quartiere: raccontare qualunque particolare notato quella sera.
La dinamica sembra ormai chiara: il killer chiama in agenzia e si accorda con Sciannimanico, dicendo di avere un cognome molto diffuso a Bari. Il primo appuntamento tra i due salta, ma l’uomo ricontattata l’agenzia e fissa un altro incontro, quello di lunedì alle 18.30. Poi gli spari e il ritrovamento del 28enne riverso in una pozza di sangue alle 18.33. Chi ha sparato non è sicuramente un principiante: i colpi andati a segno lasciano pensare a qualcuno che ha dimestichezza con le armi.
Intanto questo pomeriggio è stata organizzata una fiaccolata in memoria di Beppe Sciannimanico. La manifestazione, organizzata da parenti e amici, partirà da piazza Garibaldi alle ore 18.30 attraversando le vie del centro città.
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