La Sezione disciplinare del Csm ha rimosso dalla magistratura l’ ex pm di Trani Antonio Savasta, che era stato intanto trasferito al tribunale di Roma e a gennaio era finito agli arresti domiciliari. La drastica condanna si riferisce a false attestazioni fatte davanti a un notaio, con riferimento alla realizzazione di una piscina in una masseria, “in assenza di titolo abitativo”. Una vicenda per la quale Savasta era già stato condannato in sede penale a 2 mesi reclusione.
L’ex pm di Trani è coinvolto nell’inchiesta sui processi aggiustati in cambio di denaro. Sulla base delle accuse, oltre a Savasta è finito in carcere anche Michele Nardi. Le mazzette quantificate dalla Procura di Lecce ammontano a diversi milioni di euro, versate tramite consegne di denaro ma anche regali, orologi e pietre preziose, e svelano l’esistenza di un sistema in cui i magistrati piegavano l’uso della giustizia ai loro fini personali e in cambio chiedevano una corsia preferenziale per avvicinarsi a Palazzo Chigi e al Csm.
© Riproduzione riservata