Il marò Salvatore Girone tornerà in Italia durante l’arbitrato internazionale ma resterà sotto l’autorità della Corte suprema indiana. È questa la decisione resa nota questa mattina dal Tribunale internazionale dell’Aja.
Il Tribunale ha spiegato che per il ritorno in patria del fuciliere verranno seguite le stesse condizioni stabilite per il sergente Massimiliano Latorre.
Girone dovrà quindi presentarsi davanti ad una autorità designata dalla Corte suprema indiana ad intervalli regolari, dovrà consegnare il suo passaporto e non potrà lasciare l’Italia senza il permesso indiano. Infine l’Italia dovrà informare la Corte Suprema indiana sulla situazione di Girone ogni tre mesi.
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