Ieri mattina la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha incontrato a Bari nell’auditorium del liceo Salvemini di Bari, gli studenti delle scuole pugliesi coinvolte ne L’edificio della memoria, progetto pilota di legalità della Regione Puglia.
Sono intervenuti Antonio Nunziante vice presidente della Regione Puglia, Antonio Decaro, sindaco di Bari, Paola Romano, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Bari, i magistrati Angela Arbore e Marco Guida del comitato fondatore dell’Edificio della Memoria, Stella Laforgia, docente di “Diritto del lavoro” e Giancarlo Visitilli, presidente della cooperativa I bambini di Truffaut. Ha presentato Maddalena Tulanti, giornalista. Sul palco l’omaggio musicale dell’orchestra del quartiere San Paolo di Bari.
“Il primo maggio nasce 130 anni fa a Chicago negli Stati Uniti perché scesero in piazza operai per i loro diritti – ha dichiarato Laura Boldrini – Il primo maggio è diventato il simbolo di quella lotta. Ieri ho passato delle ore in una masseria a Mesagne confiscata alla Sacra corona unita dove ho incontrato molte donne che ancora oggi vedono negati i loro diritti: lavorano nei campi per 14 ore. C’era anche il marito di Paola Clemente, la donna morta in campagna l’estate scorsa, straziata dal troppo lavoro.
Io dico tolleranza zero contro chi sfrutta queste persone. È troppo facile prendersela con chi è più debole. A Roma abbiamo approvato il reato del caporalato e ora c’è un disegno di legge per confiscare anche i beni ai caporali”. E poi rivolgendosi alla platea di studenti ed insegnanti ha detto: “La legalità è un valore che va insegnato a scuola. Per questo ringrazio gli insegnanti e le insegnanti per il loro importante lavoro. Tutte le generazione hanno avuto davanti delle sfide. Ragazzi guardate al futuro in maniera costruttiva. Dovete tirare fuori il Paese da questa crisi che perdura e continuare nello sforzo europeista per arrivare agli stati uniti di Europa e mettere i diritti al centro, è la nostra identità e nessuno deve essere lasciato solo”.
Durante l’incontro, riservato esclusivamente agli studenti, sono stati proiettati due lavori realizzati dai ragazzi durante L’edificio della memoria:
Lo stormo, degli studenti dell’istituto “Galileo- Ferraris” di Molfetta, un video musicale di denuncia, ispirato alla storia di una donna immigrata e sfruttata nei campi di lavoro. La canzone è stata scritta e composta dagli stessi ragazzi affiancati dall’operatrice culturale Ines Pierucci e dal cartoonist Domingo Bombini.
Shoes, cartone animato realizzato dalla scuola Dante Alighieri di Casamassima, durante il corso tenuto dalla giornalista Michela Ventrella, assieme ai cartoonist Domingo Bombini e Leonardo Gregorio. Liberamente ispirato alla storia vera di Abdulle Nagayee e Mussiè Hitsa, arrivati a Lampedusa a bordo di un barcone nel 2013 e poi trasferiti al Cara di Bari (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo). Due talenti dell’atletica leggera, costretti a scappare dalla Somalia e dall’Eritrea, paesi da oltre 10 anni devastati dalla guerra civile.
Una storia di solidarietà e di amicizia: due poliziotti baresi, Francesco Leone e Francesco Martino, riconoscono il talento dei due immigrati, comprano per loro abbigliamento sportivo e li aiutano a gareggiare in tutta la Puglia.
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