9 Dicembre 2024 - Ore
Politica

Lettera di Decaro a Di Paola: ‘sulla mobilità pronto a confronto’

"Nel mio programma, la mobilità ha uno spazio dettagliato, preciso e con tutte le singole voci di spesa"

Botta e risposta tra i candidati sindaco del centro destra e del centro sinistra a Bari. Alla lettera indirizzata da Mimmo Di Paola ad Antonio Decaro quest’ultimo risponde pochi minuti fa. Eccola nella sua versione integrale:

Carissimo Mimmo,
mi spiace dover continuare a perdere tempo prezioso, per rispondere ai Tuoi insistenti attacchi, tempo che, invece, sia Tu che io potremmo utilizzare in maniera molto più proficua, andando tra la gente e presentando il nostro programma per la città, ma tant’è.
Io non mi sono ancora dimesso da parlamentare, ma ho anche detto che lo farò appena eletto. La campagna elettorale non è un lavoro e io ho dimostrato di poter fare il parlamentare anche in campagna elettorale.
Mi chiedo, però, visto che il tema Ti sta tanto a cuore, perché tu non rivolga la stessa contestazione al Tuo amico Raffaele Fitto, sempre che trovi il tempo di risponderTi tra un’iniziativa elettorale e un tentativo di silurarTi. Oppure all’altro Tuo caro amico e sponsor Simeone Di Cagno Abbrescia, che nel 2009 si candidò a sindaco senza dimettersi da parlamentare.
Mi chiedo anche con che coraggio Tu accusi me di essere “un politico di professione” quando le fortune della Tua brillante carriera sono legate a doppio filo alla politica e ai soldi pubblici che la politica Ti ha elargito.
Sul tema della mobilità ho visto un tuo simpatico video con belle animazioni di cittadini su tapis roulant, e ho sentito parlare di Pane e Pomodoro express. Ma non ho trovato progetti, indicazioni di fattibilità, coperture. Nel mio programma, la mobilità ha uno spazio dettagliato, preciso e con tutte le singole voci di spesa. Ma forse sul tema potremmo darci appuntamento a un confronto pubblico: scegli data, luogo e moderatore. Io ci sarò.
Rivendico, con orgoglio, il mio impegno di questi anni in questo settore. Forse non sai che siamo stati quelli che hanno portato la Zsr e la Ztl in una città dove la doppia fila era quasi un dovere morale, che siamo stati quelli che hanno incrementato la mobilità ciclistica e realizzato metropolitane e Park&ride liberando così il centro da migliaia di auto. Forse non sai che siamo stati quelli che hanno abbattuto il Poma, l’inutile e costosissimo progetto mai entrato in funzione inventato dai protagonisti della vecchia amministrazione Di Cagno Abbrescia, che oggi Ti sostiene. E non sai che per queste politiche di mobilità sostenibile, Legambiente mi ha assegnato il premio di Ambientalista Italiano dell’Anno. Ma tutte queste cose, sulla mobilità sostenibile cittadina, non potevi saperle. Poiché se è vero, come apprendo da notizie che non hai smentito, che in cinque anni hai speso 142mila euro di soldi pubblici per noleggio auto con conducente, probabilmente non hai mai avuto modo di sperimentare un bus navetta. Potremmo poi discutere sul concetto di “novità”: chi si accompagna, in questa campagna elettorale, a gente che celebra le nozze d’argento con l’amministrazione cittadina, deve avere un certo coraggio a definirsi “un volto nuovo”.
Un ultimo punto, su processi e assoluzioni. Non avrei mai, dico mai tirato in ballo il Tuo processo in questa campagna elettorale. Perché sono un garantista e rimango convinto che si sia innocenti fino a prova contraria. Ma non potevo accettare che Tu mi dessi lezioni di etica. E inoltre, entrando nel merito, ti ricordo che sei stato Tu, due giorni fa, a dire che sei in attesa di assoluzione. Dunque a meno che non Ti abbiano assolto proprio ieri, la questione resta. Comunque per me questa polemica può concludersi qui.
Un’ultima cosa: sabato scorso ho parlato per due ore, al Galleria, spiegando i miei progetti, ho pubblicato 54 schede, sto mettendo online un’idea nuova al giorno per un totale di 50 (trovi tutto sul mio sito e sulla mia pagina Facebook). Tu hai detto che annunciavi il programma, in Fiera, e quando mi hanno dato la copia del Tuo discorso, l’unica vera novità che mi è saltata agli occhi è stata la reiterata scritta “applauso”, in grassetto, per stimolare la clacque. Non una cifra, non una spiegazione, non un progetto. Ma confido che in questi ultimi venti giorni recupererai tutto il tempo che hai perduto a litigare con la Tua coalizione e potremo confrontarci concretamente sul futuro della nostra città. Futuro al quale spero Tu tenga quanto me.

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