23 Marzo 2023 - Ore
Cultura e Spettacolo

Settore servizi, il presidente ANIP Mattioli: ‘Puglia regione simbolo di questo sviluppo’ (VIDEO)

L'on. Dario Ginefra sull'abolizione della NASPI: 'Bel risultato raggiunto dopo un lungo lavoro politico e di merito ma che deve spronarci a guardare avanti'

“Partiamo da Bari, da una regione che secondo noi è il simbolo di questo nuovo settore”. Così il presidente di Anip-Confindustria, Lorenzo Mattioli, che questa mattina è intervenuto all’incontro nella sede barese di Confindustria per presentare agli imprenditori locali le novità nel settore dei servizi.

“Confindustria sta lavorando fortemente per questo settore – ha continuato Mattioli – si sta impegnando perché ha interesse che venga costituita Confindustria Servizi. Noi partiamo da Bari con le imprese e con tanti operatori che credono a questo futuro. In questo modo usciremo dalla logica di occupazione sociale, di ammortizzazione sociale ed entreremo  in una fase di industria dei servizi, perché le nostre aziende investono molto nell’innovazione e nella ricerca e sempre di più. A Milano abbiamo coniato Facility 4.0 e oggi il governo ci sta seguendo così come lo sta facendo Confindustria”.

Presente all’incontro anche l’on. Dario Ginefra, l’artefice della cancellazione della tassa sul licenziamento in presenza di cambio appalto. La NASPI è stata eliminata con la Legge di Bilancio 2017 anche grazie all’intervento dell’on. Francesco Boccia. “Un risultato ottenuto “grazie al pungolo costante e intelligente dell’Anip guidata da Lorenzo Mattioli – ha risposto l’on. Dario Ginefra – che ha voluto impostare fin da subito un dialogo costruttivo ed aperto con la politica e le istituzioni. Oggi, siamo qui a celebrare un bel risultato raggiunto dopo un lungo lavoro politico e di merito ma che deve spronarci a guardare avanti. Dobbiamo marciare spediti nel percorso che abbiamo tracciato di regolarizzazione del comparto del facility management, un settore strategico per lo sviluppo del nostro paese che deve trovare un nuovo e moderno quadro normativo di riferimento: la legge quadro sui servizi, già presentata e in discussione in Parlamento che dobbiamo fare in modo trovi la sua definitiva approvazione nei tempi più rapidi possibili”.

Durante l’incontro è intervenuto anche il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano: “La complessità che abbiamo di fronte va semplificata non a parole, ma nella normativa, e nel contatto permanente tra istituzioni e cittadini. Le istituzioni, siano esse rappresentate da un deputato, da un presidente di regione, da un sindaco, devono mantenere sempre questo contatto al servizio delle persone. Fin da quando ero sindaco, ho sempre cercato di evitare limiti alla concorrenza che frenassero l’impegno delle aziende locali assoggettandole a centrali di acquisto nazionali che, lungi dal far conseguire risparmi alla pubblica amministrazione, hanno consentito ad alcune grandi aziende europee, attraverso il subappalto, di appropriarsi di valori senza la dovuta contropartita di lavoro. Intese in questo modo, le centrali di acquisto danneggiano la concorrenza”.

Emiliano ha sottolineato l’importanza del ruolo dello Stato quale arbitro dell’economia: “Favorire poche e grandi lobby danneggia il capitalismo, perché così si inquina la normale dinamica del mercato. Lo Stato deve garantire regole uguali per tutti e la libera concorrenza, senza favorire pochi a danno di tutti gli altri. Il ruolo della politica e delle istituzioni è anche quello di tutelare persone e aziende di fronte ai repentini cambiamenti globali, evitare ad esempio che gli imprenditori si trovino fuori gioco di fronte a nuove norme europee o ai riflessi di scenari internazionali. Avere una squadra ben strutturata, come la nostra in Puglia, ci consente di conoscere i problemi e affrontarli tempestivamente, con tanta volontà e nel rispetto delle regole della Costituzione. Abbiamo coscienza dei nostri limiti, ma nessuno che ci dica cosa dobbiamo fare. Sappiamo bene che le cose  non cambiano e migliorano tutte in una volta, ma un po’ per volta, portando – come dicevano i nostri nonni – ogni giorno una pietra alla parete”. 

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