Cari lettori,
come presidente dell’Aidda Puglia Basilicata Calabria, punto molto sugli ideali che contraddistinguono la mia associazione, che rappresenta il sicuro punto di riferimento per tutte le donne che rivestono ruoli di responsabilità nelle imprese italiane.
E’ doveroso da parte mia, ricordarvi chi eravamo nel mondo lavorativo, cosa siamo oggi e dove vogliamo andare nel prossimo futuro.
Il motto dell’Aidda è sempre stato ”siamo orgogliose di quello che abbiamo fatto, ancor di piu’ per quello che faremo” e partendo da questo assunto posso affermare con certezza che l’Aidda, impegnata dal 1961 a sostenere l’impegno della donna nel mondo economico e sociale, si è avvalsa della collaborazione di Enti ed Istituzioni per lo sviluppo delle pari opportunità.
La donna ha finalmente raggiunto un riconoscimento sociale, politico e giuridico lottando contro pregiudizi forse non ancora del tutto superati.
Infatti rispetto a 20 anni fa, la presenza delle donne in Italia nelle cariche dirigenziali è passata solo dal 3 al 9%.
La figura femminile ha maggiore consapevolezza, è riuscita nel corso di questi anni a ritagliarsi i suoi spazi e fare convivere lavoro e vita privata facendo delle rinunce, perché spesso la struttura sociale non aiuta la donna manager impegnata su più fronti.
Quello che serve oggi sono competenze, quelle richieste da un mercato sempre piu’ attento ed esigente.
Sono quindi delle competenze molto forti, specifiche nel settore in cui si opera per dare valore aggiunto all’azienda.
Ecco perché l’AIDDA ha deciso di realizzare il primo corso nel Sud Italia per donne manager ed imprenditrici presso la LUM.
L’obiettivo è aiutare le donne che ricoprono incarichi di gestione in imprese o le libere professioniste a potenziare ulteriormente il talento che è in ognuna di loro. Le tematiche affrontate, spaziando dalla comunicazione alla leadership, dal comportamento organizzativo al miglioramento personale, fino alle basi del management, forniranno quel valore aggiunto, in termini di conoscenza, utile a fare un ulteriore salto di qualità. A diventare, cioè, ancor più competitive nel mercato del lavoro. Per renderlo un pò più rosa….
L’intento è ottimizzare il mondo lavorativo femminile annullando ostacoli futuri, per raggiungere posizioni di comando più ambiziose.
E’ il momento di cambiare.
Solo chi non fa, non sbaglia….E noi vogliamo rischiare.
Perche’ come diceva Einstein:” Un pazzo è colui che fa sempre le stesse cose, sperando di ottenere un risultato diverso”, ed io sono assolutamente convinta che, anche per le loro qualita’” differenziali”, le donne possono aiutarci ad ottenere quel diverso risultato.
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