31 Maggio 2023 - Ore
Cronaca

Viaggio della legalità, le quattro tappe pugliesi

Ogni tappa viene raccontata attraverso materiale video Utile alla realizzazione di un film documentario

E’ partito il 27 ottobre da Milano il “viaggio della legalità” che sta attraversando in lungo e largo tutta l’Italia, fermandosi nei luoghi più significativi. A bordo del furgone della legalità viene raccolto materiale come racconti, storie, esperienze, fatti di vita concreta per testimoniare il rapporto vitale e indissolubile tra legalità e lavoro. Ogni tappa viene raccontata attraverso materiale video, girato anche con cellulari, proveniente dalle strutture della Cgil, dai lavoratori, dai cittadini e da chiunque voglia contribuire alla realizzazione di un film documentario dal titolo “Legalità Every Day”.
Sono quattro le tappe pugliesi del “viaggio della legalità” della Cgil che sta attraversando in lungo e largo tutta l’Italia: ieri, la prima tappa è stata Bari; il 3 dicembre Foggia; il 4 Lecce e il 5 dicembre Taranto. “In ogni territorio – spiega Antonella Morga Segretario Cgil Puglia – c’è la volontà di tenere in connessione i temi generali, ma di approfondirne anche aspetti particolari. Bari per esempio ha lanciato il forum della legalità; a Foggia per l’esacerbarsi delle manifestazioni criminali e mafiose che interessano il territorio, soprattutto negate dall’opinione pubblica, si discute dell’importanza di fare rete per contrastare il fenomeno”.
“Il 4 dicembre – spiega Morga – si va a Lecce dove la mattina si prova a parlare dei rifiuti tossici interrati e quindi non solo lavoro nero, sfruttamento e schiavitù degli immigrati, nel pomeriggio si terrà una discussione con l’università sui temi della legalità, della corruzione nella pubblica amministrazione,dell’evasione fiscale,del debito pubblico e della recessione . Il 5 dicembre a Taranto, discussione nelle scuole e con le istituzioni perché la città ,oltre ad essere martoriata nel suo ambiente ,si trova a contrastare fenomeni di crescente illegalità . Nel pomeriggio ci si sposta nel territorio di Ginosa Marina segnato da un fenomeno molto particolare caratterizzato dal connubio tra lavoro sfruttamento e prostituzione, nello specifico di donne rumene”.
“Le tappe, dunque – conclude Antonella Morga – provano a tenere in considerazione quanto l’illegalità pervada il nostro territorio e quanto ogni tematica vada affrontata nello specifico e con l’idea di fare rete con le istituzioni e le associazioni che insieme a noi devono essere il collante di una rigenerazione che parli di cambiamento, trasformazione e legalità. Importante anche l’azione di volantinaggio e sensibilizzazione dei cittadini nei confronti del fenomeno, che caratterizza ciascuna tappa”.

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