9 Febbraio 2025 - Ore
Politica

Emiliano e Minervini scendono in campo

L'ex sindaco di Bari ha ricevuto una lettera firmata da oltre 400 sostenitori. Minervini punta sul popolo e presenta la sua candidatura nel cortile di una cooperativa

Minervini ed Emiliano annunciano la loro scesa in campo per governare la Regione Puglia. L’ex sindaco di Bari ha ricevuto una lettera firmata da oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri comunali pugliesi, dalle città più piccole sino al capoluogo, non solo del Partito Democratico ma anche di tante liste civiche del centrosinistra che chiedono di candidarsi alle primarie per la Regione Puglia e di rimanere, come fa un sindaco, con lo sguardo sempre vicino ai problemi delle persone, di essere la voce delle comunità, di saper dare attenzione e pari opportunità a tutti i territori, dalle Isole Tremiti a Castrignano del Capo, da Otranto a Carlantino, dal comune più piccolo a quello più grande.
“Prenderò questo abbraccio fortissimo che mi hanno regalato e lo porterò all’interno dell’assemblea del mio partito che, a settembre, si riunirà per decidere democraticamente quali saranno i candidati del Pd alle primarie. E nel frattempo accetto l’invito a mettermi a lavoro, al fianco dei sindaci e degli amministratori e, soprattutto, al fianco di tutti voi, per cominciare insieme questo percorso. Le primarie, per me, sono la via per costruire una visione del futuro, e non per esprimere giudizi sulle persone, sono quello strumento di partecipazione insostituibile che rende il popolo protagonista della politica”ha commentato Emiliano. Minervini ha scelto di presentare la sua candidatura nel cortile di una cooperativa edilizia vera, dove hanno sperimentato gli spazi sociali, la coabitazione, la cooperazione educativa. Un incontro per dire che la politica, quella buona deve uscire dal palazzo e ritornare ad abitare lo spazio domestico, a frequentare la ferialità. “Bisogna ripartire dal tinello per riconciliarsi con la vita. Reale. Se la politica vuole essere una faccenda di tutti, non solo del ceto” ha affermato Minervini. “Ecco perché non andiamo nella solita lussuosa hall dell’albergo o nella sala chic del circolo vip della città.
Preferiamo il profumo di popolo. Di solito non fa mai sbagliare strada”. Per Minervini, la priorità è Taranto, la questione dell’Ilva, a seguire il caporalato, l’abusivismo edilizio.

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