Alcuni vivono la settimana santa in modo religioso, altri la passano semplicemente a chiedere a tutti “cosa fai a Pasquetta?”. E’ come Capodanno, come l’estate, bisogna per forza fare qualcosa di speciale. Quest’anno però è un po’ diverso, la Pasquetta segnerà l’inizio ufficiale della campagna elettorale.
Qualcosa si inizierà a vedere con i candidati in prima fila nelle celebrazioni religiose, ma il clou sarà la Pasquetta. Quella che sta per arrivare non è certo la prima “pasquetta elettorale”. Funziona più o meno così: un amico che non sentivi da tempo ti chiama “perché non vieni in
campagna da me?” e così mentre qualcuno accende la fornacella, altri cantano
lebiondetreccegliocchiazzurrituoi e quelli che vogliono fingersi giovani giocano a pallone coi ragazzini, arriva lui, il candidato.
Si trovava a passare da lì (in campagna a 15km dalla città???) e ha deciso di passare a salutare gli amici, ricorda a tutti che ci sono le elezioni, naaa, niente bigliettini, quella è roba da anni ’80, ora al massimo ti chiede di mettere mi piace sulla sua pagina facebook, “ho pure il profilo Twitter, ma non lo so usare”.
Ti fa qualche domanda sui parenti per far capire che si ricorda di te, saluta i ragazzi che giocano, tira un rigore e poi se ne va, magari dopo aver assaggiato un bicchiere del vino di tuo suocero (che per lui è ottimo, ovviamente, pure quando è aceto).
Poi prosegue il tour, manco fosse uno di quei cantanti anni ’60 che hanno fatto una sola canzone e a capodanno si fanno cinque/sei veglioni, arrivano cantano il loro cavallo di battaglia, si fanno pagare e se ne vanno. Ecco, anche nel nostro caso la canzone è più o meno sempre la stessa, ma almeno il candidato viene gratis.
PS. Davanti al cancello della campagna dove faremo Pasquetta io e i miei parenti c’è un cane, riconosce i candidati dall’odore, fossi in voi starei alla larga…
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