Un esperimento di cittadinanza attiva, più che un semplice spazio verde. È questo il vero obiettivo del ‘Giardino Condiviso’, nato l’11 aprile 2015 nel cortile della Scuola Primaria e dell’Infanzia “Marconi” di Bari. Il cortile della struttura è stato trasformato in un luogo di aggregazione aperto a tutti, dai piccoli alunni agli anziani. L’assenza di giardini e aree verdi nel quartiere San Cataldo ha reso il Giardino Condiviso uno dei luoghi più amati dai bambini. Il progetto è nato da una convenzione tra la scuola, il Comune di Bari, il comitato dei genitori ‘Marconi’ e l’associazione dei residenti San Cataldo
“Durante il periodo autunnale ed invernale – spiega il dirigente scolastico dell’istituto ‘Marconi’, Giuseppe Capozza – il giardino viene aperto il sabato e la domenica per dar modo ai cittadini del quartiere di usufruire di quest’area verde. Le uniche iniziative simili a questa si possono trovare a Bologna, sicuramente siamo gli unici in tutto il Sud Italia”.
Lo spazio viene curato da una custode assunta dalla graduatoria dei lavoratori socialmente utili. Il Giardino Condiviso è il contenitore di gran parte delle attività che si svolgono a San Cataldo: “Abbiamo ospitato iniziative riguardanti l’educazione ambientale – spiega il dirigente scolastico – o manifestazioni all’aperto per celebrare le festività o l’arrivo delle stagioni. Ci sono richieste episodiche presentate dai genitori: ad esempio mi è stato chiesto il permesso per organizzare un’attività di animazione che prevedeva giocolieri e altri spettacoli dedicati ai più piccoli. È un esperimento inusuale che però sta dando i suoi frutti”.
Per il futuro sono in programma altri interventi per sfruttare al meglio le potenzialità dell’area: “Vorremmo estendere l’orario di apertura della biblioteca scolastica così come abbiamo fatto per il Giardino – aggiunge il preside – ed organizzare animazioni della lettura o piccole rappresentazioni teatrali all’aperto. Quest’idea potrebbe andare in porto con l’arrivo dei mesi estivi. Cercheremo di unire due progetti diversi e sfruttare ancora una volta lo spazio che abbiamo a disposizione”. In programma anche l’installazione di una fontanella e di un bagno chimico per soddisfare le esigenze dei cittadini.
“O osiamo nel realizzare questi progetti – conclude il dirigente Giuseppe Capozza – oppure restiamo immobili e diamo un cattivo esempio ai bambini. Durante questi mesi abbiamo subito qualche atto di vandalismo, ma siamo andati avanti. Ciò che conta di più è l’esperimento di cittadinanza attiva: si tratta del possesso consapevole di un territorio che non può essere relegato soltanto al’utilizzo scolastico, soprattutto se non c’è un’altra area verde nei paraggi”.
© Riproduzione riservata