Garantire un via d’uscita dall’isolamento del carcere attraverso la cultura. È l’obiettivo di ‘Parole senza barriere’, il progetto presentato dall’associazione Presìdi del libro insieme all’amministrazione Penitenziaria Regionale di Puglia e Basilicata.
Gli appuntamenti saranno organizzati negli istituti penitenziari presenti a Bari, Altamura, Trani e Turi con la partecipazione di poeti, scrittori, giornalisti e studenti. Lo scopo degli incontri sarà quello di risvegliare la voglia di sognare nei detenuti e rafforzare la loro autostima, cercando quindi di rafforzare il senso di responsabilità nel loro cammino futuro.
‘Parole senza barriere’ è organizzato in collaborazione con Asl Bari, Confindustria Bat e Pastificio Granoro e prende spunto dall’esperienza avviata proprio dall’azienda di Corato all’interno del penitenziario maschile di Trani.
I progetti
La Asl Bari avvierà un percorso sulla “scrittura autobiografia e la lettura espressiva” negli istituti penitenziari maschile e femminile di Bari, Altamura e Turi. Il progetto ha l’obiettivo di documentare gli effetti della scrittura autobiografica e più in generale di differenti modalità narrative, così come della lettura, sui gruppi di persone recluse in alcuni penitenziari della provincia di Bari.
“Ogni luogo ha un’anima” è invece il titolo dell’iniziativa in collaborazione con Confindustria BAT che si svolgerà nei penitenziari femminile e maschile di Trani. Il progetto vuole essere un dialogo tra mondi diversi, tra “dentro” e “fuori” in uno spazio condiviso che faccia dimenticare ogni barriera. I quattro incontri saranno di natura completamente diversa: dal laboratorio di poesia sensoriale di Claudia Fabris si passerà alla presentazione del libro “Sinfonia del bello” di Carmela Formicola, fino ad arrivare allo spettacolo di marionette “Pulcinella” di Paolo Comentale e allo spettacolo “Sudorazione” di Gianpiero Borgia.
L’ultimo progetto in programma è quello organizzato dal Presidio del Libro di Corato in collaborazione con il Pastificio Granoro nell’istituto penitenziario maschile di Trani. “Ripartiamo dalla pasta e non solo…” si snoderà in sei lezioni nelle quali i detenuti saranno i protagonisti di un percorso che colleghi il cibo con la letteratura e li conduca a produrre degli scritti.
“Questo progetto – ha spiegato l’assessora regionale all’Industria turistica e culturale Loredana Capone – ha come obiettivo fondamentale quello di eliminare le barriere e di consentire la dimensione del viaggio anche a chi deve costruire, dal carcere, una prospettiva legittima per il futuro, una prospettiva fatta di diritti ma anche di comunicazione. Il libro infatti consente a chi è detenuto di stabilire una nuova comunicazione non solo con se stesso, ma anche con chi è fuori dal proprio mondo, agevolando il dialogo e la riconciliazione”.
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