L’amianto, ha rappresentato per Bari una piaga sociale oltre che ambientale, per questo chiedo ufficialmente a Realacci di farsi carico della proposta di inserire Bari, nelle città oggetto di valutazione del danno ambientale. Attraverso la creazione di un registro dei malati di mesiotelioma pleurico potremo sostenerli nelle operazioni di diagnosi e cura. Credo sia il primo nostro dovere rispetto a una sorta di reato di cittadinanza che per anni hanno subito i baresi che avevano la sola colpa di vivere nei pressi di una fabbrica”.
Un ultimo appello al Presidente Realacci: “Insieme abbiamo sottoscritto la legge sulla bellezza proposta da Legambiente per salvaguardare i nostri territori. Io non sarò più parlamentare e se il Ministro Lupi non risponderà all’interrogazione che ho presentato la mi richiesta di interruzione dei lavori delle palazzine che stanno sorgendo nell’area demaniale di fronte alla nostra città vecchia non avrà più valore. Bari ti chiede di impedire questo intervento dandoci la possibilità come futura amministrazione di dialogare con il Ministero per individuare una soluzione alternativa.”
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