Prima la sfuriata con un cronista, poi il chiarimento sulla vicenda dell’inchiesta che ha travolto la cooperativa Concordia. Può essere riassunta in questo modo la giornata di Massimo D’Alema a Bari. L’ex presidente del Consiglio è arrivato nel capoluogo pugliese questa mattina nelle vesti di relatore in due incontri culturali in programma. Già nell’ateneo è stato assalito dai giornalisti, reagendo ad alcune domande ‘scomode’: “Io la querelo, non sarebbe il primo oggi, oggi sto denunciando diversi giornali” ha tuonato contro un inviato della trasmissione ‘Virus’ di Rai due, che aveva chiesto una risposta sull’opportunità di “mischiare una convention del Pd alla vendita di vini”. Prima del secondo incontro in programma, la presentazione di un libro nel foyer del Petruzzelli, l’esponente del Pd ha voluto rilasciare dichiarazioni sull’inchiesta che ha travolto la cooperativa Concordia e che vede il suo nome comparire in alcune intercettazioni del sindaco di Ischia, Giuseppe Ferrandino, arrestato per corruzione: “Serve un intervento legislativo per tutelare l’onorabilità delle persone non indagate, per proteggerle da campagne diffamatorie come questa che mi vede protagonista, me e la mia famiglia. È falso che ho ricevuto bonifici per 87mila euro, per questo a partire da oggi abbiamo cominciato a muovere la carta bollata e a intraprendere azioni legali contro quanti hanno avviato questa campagna scandalistica priva di qualsiasi fondamento”.
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