21 Marzo 2025 - Ore
Cronaca

Manifesti contro la stepchild adoption a Corato, la denuncia di Arcigay: ‘Chiediamo al Comune di rimuoverli’

'Si unione civile... No! L'adozione dei bambini. Affidereste a questa gente l'educazione dei bambini?' è il testo contestato

“Siamo profondamente indignati e offesi dal comportamento dell’ex assessore Carlo Roselli che a Corato ha fatto affiggere dei manifesti con su scritto “Si unione civile… No! L’adozione dei bambini. Affidereste a questa gente l’educazione dei bambini?” completando il tutto con un collage di foto scattate durante alcuni pride”. È la denuncia dell’Arcigay Bari contro i manifesti contro la stepchild adoption apparsi a Corato.
Le modalità sono fortemente pretestuose – continua la nota -, offensive e infarcite di stereotipi, con l’obiettivo di insinuare nel pensiero del cittadino comune che tutti i cittadini LGBT siano promiscui, inaffidabili, sporcaccioni, dei poco di buono, festaioli, irresponsabili e quindi incapaci di allevare dei figli con amore, come se queste fossero caratteristiche riscontrabili solo e soltanto all’interno della comunità LGBT, facendo in modo che questo concetto infondato diventi uno stereotipo identificativo di tutta una categoria, nonché una grave offesa.
In un video pubblicato da CoratoLive, l’ex assessore si giustifica facendosi scudo con la libertà di opinione. Ricordiamo però che libertà di opinione non è automaticamente libertà di offesa contro altri cittadini e cittadine, anzi contro altre persone, come afferma egli stesso nel video “sono sempre delle persone” e ringraziamo profondamente per averci concesso il permesso di essere definiti tali”.

 

“Ci domandiamo inoltre – si legge nel comunicato – quali competenze possegga l’ex assessore in materia di pedagogia, psicologia, antropologia o sociologia e basandosi su quali ricerche scientifiche egli si arroghi il diritto di affermare che “Non si può adottare un bambino avendo due papà o due mamme, cioè, non è possibile, non sta nè in cielo nè in terra”. Talmente impossibile che questo accade ogni giorno, da anni ormai, in paesi come Spagna, Francia, Regno Unito, Belgio, Austria (solo per citare alcuni paesi europei) e vorremmo tranquillizzare il sig. Roselli che la popolazione eterosessuale in questi paesi è ancora ben lontana dall’estinzione, sua grande paura, come afferma ancora nel suddetto video.
Il sig. Roselli afferma di essere altrettanto preoccupato perchè “è automatico che diventeranno lo stesso”: secondo lo stesso principio per cui da genitori eterosessuali nascono solo figli eterosessuali, non vi è alcun dubbio, no?!”.


“Chiediamo fermamente al comune di Corato – conclude la nota -di rimuovere quei manifesti perché fortemente denigratori, irrispettosi e infondati dal punto di vista scientifico, in quanto ledono la dignità di tutta la comunità LGBT italiana e non fanno altro che rimarcare una diseguaglianza presente tutt’oggi nelle leggi dello stato italiano (anche dopo l’approvazione delle unioni civili in senato) e che nasconde e sottintende una radicata omofobia interiorizzata”.

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