“La sinistra rischia di restare stritolata nel campo stretto della demagogia e del populismo: una moderna forma di tirannide in cui la politica è ridotta a invettiva, conquista del consenso a ogni costo, sguardo fisso sul presente, senza progresso e senza futuro. Questa degenerazione non è conseguenza di un destino avverso. La sinistra è stata incapace di contrastare gli effetti letali della globalizzazione e del dominio del capitalismo finanziario, che non produce nulla ma aumenta la ricchezza di pochi a danno di tutti. Le disuguaglianze economiche, culturali, geografiche sono aumentate in tutto l’Occidente, minando alla radice il patto sociale e la stessa legittimazione delle forze democratiche e progressiste”.
Comincia così la nota che annuncia l’incontro “Prima le idee”, in programma sabato 23 febbraio alla Fiera del Levante, promosso dall’associazione politica/movimento culturale “La Giusta Causa”, in collaborazione con Arci Foggia, Cantiere alternativa (Taranto), La Corrente (Terlizzi), Libera Francavilla (Brindisi), Massa critica (Taranto), PrimaVera Alternativa (Giovinazzo).
“In questo vuoto di senso – si legge ancora nella nota – prima ancora che di programmi, è cresciuta la destra estrema. Ha vinto le elezioni anche in Italia e si è affermata alterando alla radice il comune sentire di larga parte della popolazione, ribattezzata “popolo” senza aggettivi e senza distinzioni, com’è nello stile dei regimi totalitari. E’ arrivata al governo e rischia di diventare maggioranza, ovunque. È una destra reazionaria ed eversiva, che sta riscrivendo i codici di comportamento delle istituzioni, anche nell’immagine, nei mezzi e nei contenuti della comunicazione, apertamente ostile nei confronti dei diritti umani, delle garanzie e della democrazia rappresentativa. Il suo obiettivo è demolire dalle fondamenta la democrazia costituzionale nata dopo la sconfitta del nazifascismo. Occorre rompere questo schema e porre fine all’afasìa. Se gli attori in scena restano sempre gli stessi, ossessivamente impegnati a mantenere la propria posizione, è difficile immaginare un vero rinnovamento, un cambiamento di strategia e una prossima rivincita. Ma è un problema di idee, non solo di persone: manca il confronto, mancano luoghi di discussione e partecipazione non solo virtuali. La sinistra è viva anche nella nostra regione, dove, sotto la cenere di un dibattito asfittico incentrato solo sul destino del ceto politico, cova il fuoco di chi ha visto dissipare, negli anni, un enorme capitale di credibilità e di consenso. La scelta di indire delle primarie per scegliere il candidato presidente della Regione Puglia con oltre un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato è l’ultimo atto di questa bancarotta, un maldestro tentativo di stroncare sul nascere qualsiasi seria discussione sul futuro”.
“La Puglia – conclude la nota – non ha bisogno di una campagna elettorale permanente, ma di buona politica. Di soluzioni ai problemi reali delle persone, di uno sguardo largo e non dell’allargamento della base di potere a suon di nomine, incarichi e prebende. Occorrono risposte concrete e urgenti alla crisi economica e ambientale, per il rilancio della sanità pubblica. Servono idee nuove per scrivere il programma della rigenerazione politica e sociale della Puglia. Vogliamo parlare di questo e non delle prossime candidature, consapevoli che nessuno di noi è sufficiente, ma che tutti insieme possiamo contribuire alla rinascita. Facciamo appello ai gruppi, alle associazioni, ai partiti, alle donne e agli uomini che non si rassegnano al declino per organizzare una prima assemblea pubblica”.
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